Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che: 1. La richiesta di proroga del termine di validità di un permesso di costruire, ai sensi dell'art. 30, comma 3, del D.L. n. 69/2013, può essere presentata dal titolare del titolo edilizio, senza la necessità della sottoscrizione del direttore dei lavori. L'amministrazione, in caso di riscontrata incompatibilità urbanistica, ha l'obbligo di attivare il contraddittorio procedimentale mediante l'adozione del preavviso di diniego ai sensi dell'art. 10-bis della L. n. 241/1990, prima di adottare il provvedimento finale. 2. Qualora l'istanza di proroga presenti i requisiti sostanziali di cui all'art. 15 del d.P.R. n. 380/2001, l'amministrazione è tenuta a valutarla come tale, indipendentemente dalla sua formale qualificazione da parte del richiedente, e a concederla ove ricorrano i presupposti di legge, senza poter opporre la sopravvenuta modifica della disciplina urbanistica, salvo il rispetto del contraddittorio procedimentale. 3. L'amministrazione non può opporre la decadenza del permesso di costruire per mancato completamento dei lavori entro il termine triennale, ove sia pendente il procedimento di proroga, dovendosi attendere l'esito di tale procedimento per la verifica della tempestività del completamento dell'intervento.