Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9016 del 5 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:9016PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la legittimità di un decreto di sequestro, deve limitarsi a verificare l'astratta sussumibilità del fatto contestato in una fattispecie di reato, senza poter effettuare una valutazione critica sulla concreta sussistenza e gravità degli indizi di colpevolezza. Il controllo di legalità del giudice del riesame non può investire la fondatezza dell'accusa, ma solo l'astratta possibilità di ricondurre il fatto attribuito all'indagato in una determinata ipotesi di reato. Inoltre, il decreto di perquisizione del pubblico ministero non è soggetto a riesame, in quanto non espressamente previsto dalla legge, in quanto atto da eseguirsi "a sorpresa" per garantire la genuinità dei risultati. Infine, il difensore non ha diritto a ricevere preventivo avviso dalla polizia giudiziaria delle operazioni di perquisizione e sequestro alle quali può assistere, essendo sufficiente che gli sia data la possibilità di farsi presente, purché prontamente reperibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' ((omissis)) - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 216/2009 TRIB. LIBERTA' di LATINA, del 27/11/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LINA MATERA;

sentite le conclusioni del PG, Dott. ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

sentito il dif. avv. ((omissis)) che si e' riportato ai motivi di ricorso.

FATTO

Con l'ordinanza indicata in epigrafe …

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