Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17211 del 27 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17211PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'esaminare la credibilità delle dichiarazioni della persona offesa, è tenuto a svolgere un'accurata verifica sulla loro attendibilità intrinseca, valutando tutti gli elementi di prova acquisiti, anche in assenza di riscontri esterni. Ove tale verifica dia esito negativo, motivato sulla base di elementi oggettivi, come ammissioni dell'imputato sui rapporti deteriorati con la persona offesa, il giudice può legittimamente escludere la responsabilità penale dell'imputato per i reati di ingiuria e minaccia, anche in presenza di dichiarazioni testimoniali che riferiscano di una mera discussione tra le parti, senza riportare le espressioni contestate. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova, e le sue valutazioni sono sindacabili in sede di legittimità solo ove risultino manifestamente illogiche o prive di adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI CAGLIARI, SEZIONE DISTACCATA DI SASSARI;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/03/2015 del Giudice di pace di Olbia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso e la memoria depositata dall'imputato;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANG…

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