Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18694 del 5 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18694PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di somme di denaro ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 può essere disposto anche nei confronti di un terzo estraneo alla commissione del reato, qualora risulti che il denaro sia nella disponibilità effettiva dell'indagato/imputato, anche per interposta persona, e non sia giustificata la provenienza della somma rispetto al reddito dichiarato o all'attività economica svolta. A tal fine, l'autorità giudiziaria deve fornire una motivazione logica e coerente, che evidenzi in modo concreto le circostanze che avvalorano la divergenza tra intestazione formale e disponibilità effettiva del bene, senza che sia necessario dimostrare la provenienza illecita della somma. L'onere della prova grava sull'accusa, non essendo sufficiente la mera presunzione fondata sulla sproporzione tra valore dei beni e reddito percepito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata in (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/05/2015 del Tribunale di Macerata;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ACETO Aldo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GAETA Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per la ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENU…

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