La realizzazione di una struttura in alluminio, telo e vetro chiusa sia in copertura che lateralmente, che inglobi all'immobile preesistente una superficie di somministrazione di circa 70 mq., costituisce un intervento di ristrutturazione edilizia ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. d), d.P.R. n. 380/2001, che necessita di un idoneo titolo abilitativo, non potendo essere qualificato come attività edilizia libera. Ciò in quanto, anche in assenza di elementi costruttivi fissi, la delimitazione stabile di uno spazio chiuso destinato all'attività commerciale integra un ampliamento della superficie originaria, determinando una trasformazione dell'organismo edilizio preesistente. Il mancato rilascio del necessario titolo abilitativo legittima l'amministrazione a esercitare i poteri inibitori e ripristinatori, senza che ostino i termini decadenziali previsti per l'esercizio del potere inibitorio in caso di SCIA, non applicabili quando l'intervento non rientri tra quelli eseguibili mediante tale titolo. L'ordine di demolizione può essere legittimamente notificato al solo responsabile dell'abuso, senza che assuma rilievo l'omessa notifica al proprietario non responsabile.