La revoca di una concessione demaniale marittima disposta a seguito di informativa antimafia interdittiva non è automaticamente caducata dall'ammissione del concessionario al controllo giudiziario ex art. 34-bis del d.lgs. n. 159/2011, in quanto tale misura ha efficacia ex nunc e non travolge gli effetti dei provvedimenti già adottati dall'Amministrazione ai sensi dell'art. 94 del medesimo decreto. Pertanto, il ritiro della revoca già comminata non è atto dovuto, ma comporta l'attivazione del potere discrezionale della P.A. di rivalutare le proprie precedenti determinazioni, anche alla luce della sussistenza di eventuali motivi ostativi alla proroga automatica della concessione prevista dalla legge, quali la realizzazione di opere abusive e il mancato pagamento dei canoni e imposte dovuti, che integrano gravi violazioni degli obblighi concessori e legittimano la decadenza della concessione stessa. L'Amministrazione, nel riesaminare la propria decisione, deve comunque contemperare le esigenze di legalità e di tutela dell'interesse pubblico con quelle di continuità dell'attività d'impresa e di salvaguardia dei livelli occupazionali, ove adeguatamente rappresentate e documentate dal concessionario.