Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47787 del 16 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:47787PEN

Massima

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Il reato di bancarotta patrimoniale prefallimentare si perfeziona con la distrazione di beni sociali, a prescindere dal nesso causale tra la condotta e il successivo fallimento, purché tale condotta abbia concretamente compromesso l'integrità del patrimonio dell'impresa, in danno dei creditori. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, è necessario accertare non solo l'oggettiva pericolosità della condotta distrattiva, ma anche la consapevolezza e volontà dell'agente di porre in essere un atto lesivo della consistenza patrimoniale della società, valutando a tal fine indici di fraudolenza, quali la condizione patrimoniale e finanziaria dell'azienda, il contesto in cui l'impresa ha operato, le cointeressenze dell'amministratore rispetto ad altre imprese coinvolte, nonché l'irriducibile estraneità del fatto generatore dello squilibrio tra attività e passività rispetto a canoni di ragionevolezza imprenditoriale. Il concorso del soggetto extraneus nel reato proprio dell'amministratore si configura con la volontarietà della propria condotta di apporto a quella dell'intraneus, con la consapevolezza che essa determina un depauperamento del patrimonio sociale ai danni dei creditori, deducibile dalla mancanza di giustificazione dei trasferimenti di denaro, dalle funzioni svolte dal concorrente e dal suo rapporto con l'amministratore della società fallita. Infine, l'applicazione delle circostanze attenuanti generiche non costituisce un diritto conseguente all'assenza di elementi negativi connotanti la personalità del soggetto, ma richiede elementi di segno positivo, la cui assenza legittima il diniego di concessione delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17 dicembre 2020, della Corte d'appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CUOCO MICHELE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale D'AQUINO PASQUALE SERRAO, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito l'avv. (OMISSIS), nell'interesse dei ricorrenti, che in…

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