Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 759 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:759SENT

Massima

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Il titolo abilitativo edilizio, regolarmente ottenuto in sanatoria, costituisce un presupposto essenziale per la legittima realizzazione di un manufatto edilizio. Pertanto, l'amministrazione comunale non può ordinare la demolizione di un'opera edilizia in assenza di una adeguata motivazione che tenga conto dell'intero quadro fattuale e giuridico, comprendente l'ottenimento di un titolo edilizio in sanatoria, nonché delle eventuali vicende successive relative all'esecuzione dei lavori e all'adozione di provvedimenti di autotutela. L'ordinanza di demolizione deve essere adeguatamente motivata, in particolare con riferimento alla sussistenza dell'interesse pubblico alla demolizione, tenendo conto del principio di affidamento del privato e del decorso del tempo dalla realizzazione dell'opera. Inoltre, l'amministrazione è tenuta a rispettare il contraddittorio procedimentale, comunicando l'avvio del procedimento sanzionatorio al fine di consentire al privato di produrre osservazioni e documenti a propria difesa. In caso di carenza motivazionale e di violazione del contraddittorio procedimentale, l'ordinanza di demolizione deve essere annullata, fermo restando la possibilità per l'amministrazione di adottare ulteriori provvedimenti nel rispetto dei principi di legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/01/2020

N. 00759/2020 REG.PROV.COLL.

N. 09283/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9283 del 2016, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati Gaetano Scalise, Stefano Gabbrielli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e con domicilio eletto presso lo studio Gaetano Scalise in Roma, P.Le Belle Arti, 3;

contro

Comune di Ardea, in persona del Sindaco pro tempore, costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dall'avvocato Elena Provenzani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Ruggero Fauro, 43;

per l'annullamento

della ordinanza di ing…

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