Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19469 del 4 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19469PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso può essere desunta da indicatori fattuali che, sulla base di attendibili regole di esperienza relative al fenomeno della criminalità organizzata, consentano di inferire l'appartenenza dell'indagato al sodalizio in modo stabile e organico, implicante un ruolo dinamico e funzionale nel perseguimento dei comuni fini criminosi. Tali indicatori possono essere costituiti da comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", dall'affiliazione rituale, dall'investitura della qualifica di "uomo d'onore", dalla commissione di delitti-scopo, nonché da molteplici e significativi facta concludentia, idonei senza automatismo probatorio a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, con riferimento allo specifico periodo temporale considerato. La valutazione di tali elementi indiziari non può essere parcellizzata o limitata ad una mera sommatoria, ma deve avvenire in una visione unitaria e complessiva, volta a verificare se la loro ambiguità, considerati singolarmente, possa risolversi in una ricostruzione logicamente coerente del quadro indiziario. In particolare, le conversazioni intercettate, anche se apparentemente neutre, devono essere attentamente esaminate nel loro complesso, al fine di cogliere eventuali riferimenti, anche impliciti, all'inserimento dell'indagato nell'organizzazione mafiosa e alla sua consapevolezza di operare per conto della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 1067/2017 del Tribunale di Catanzaro in data 20/07/2017;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere dott. MINCHELLA Antonio;
Udito il Procuratore Generale, in persona del dott. VIOLA ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso per la inammissibili…

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