Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 331 del 2017

ECLI:IT:TARVEN:2017:331SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Comune, nell'esercizio della propria potestà regolamentare in materia di polizia urbana e di tutela della salute pubblica, può legittimamente vietare l'apertura di sale pubbliche da gioco e la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d'azzardo lecito in locali che si trovino ad una distanza inferiore a cinquecento metri da istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado, centri giovanili, impianti sportivi, luoghi di culto, parchi pubblici, caserme, aree a servizi sportivi, cliniche, luoghi di particolare valore civico ed edifici pubblici e musei, al fine di prevenire, contrastare e ridurre il fenomeno del gioco d'azzardo patologico, specie tra le fasce di popolazione più vulnerabili. Tale disciplina limitativa, volta a tutelare la salute pubblica e la quiete pubblica, rientra nelle attribuzioni del Comune e non costituisce un'illegittima invasione delle prerogative statali in materia di ordine pubblico e sicurezza, né viola i principi di libertà di iniziativa economica, di libera concorrenza e di proporzionalità, in quanto rappresenta un ragionevole bilanciamento tra l'interesse pubblico alla prevenzione e al contrasto della ludopatia e la libertà di impresa, giustificato da esigenze imperative connesse all'interesse generale, come la tutela dei destinatari del servizio e dell'ordine sociale, la protezione dei consumatori e la prevenzione della frode e dell'incitamento dei cittadini a una spesa eccessiva legata al gioco.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/04/2017

N. 00331/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00381/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 381 del 2016, proposto da:
Disan Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Venezia, ((omissis)), 4600;

contro

Comune di Bardolino, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Venezia, San Polo, 2988;
Istituto Comprensivo Statale "Falcone-Borsellino", Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca - Isituto Comprensivo Statale "…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.