Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40587 del 1 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40587PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione delle ordinanze di riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale, è tenuto a verificare esclusivamente la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato, nonché la valenza sintomatica degli indizi, senza poter sindacare il giudizio ricostruttivo del fatto e gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza e concludenza dei risultati del materiale probatorio, quando la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Il controllo di legittimità sulla motivazione non può inoltre investire pretese manchevolezze o illogicità motivazionali rispetto ad elementi o argomentazioni difensive in fatto di cui non risulti dimostrata l'avvenuta rappresentazione al tribunale del riesame. Pertanto, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione delle esigenze cautelari e delle misure ritenute adeguate, trattandosi di apprezzamenti rientranti nel compito esclusivo e insindacabile del giudice cui è stata chiesta l'applicazione della misura cautelare, nonché del tribunale del riesame. Il diverso trattamento cautelare riservato all'indagato rispetto ad altri coinvolti nel medesimo procedimento non presenta profili di illegittimità, ove risulti giustificato dalla differente capacità criminale e dal ruolo preminente assunto dall'indagato nel contesto associativo in cui sono stati commessi i reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. TADDEI M. - Consigliere

Dott. VERGA Giovann - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Taranto, sezione del riesame in data 11/4/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito per l'indagato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'…

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