Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2297 del 23 gennaio 2004

ECLI:IT:CASS:2004:2297PEN

Massima

Il registro delle presenze dei pubblici impiegati costituisce un atto pubblico, la cui falsa attestazione da parte del funzionario di cancelleria integra il reato di falso ideologico, a prescindere dall'accertamento del fine di truffa, in quanto l'attestazione fa fede della presenza nell'ufficio pubblico di chi la rilascia, per qualsiasi ragione che concerna il suo rapporto con la pubblica amministrazione. Il dolo richiesto per tale reato è il dolo generico, essendo sufficiente la volontarietà della condotta, mentre sono irrilevanti le eventuali motivazioni soggettive del pubblico ufficiale, qualora non siano riconducibili a funzioni dirigenziali. I corpi di reato, come il registro delle presenze, devono essere allegati al fascicolo del dibattimento in qualsiasi momento prima della decisione, in quanto la loro acquisizione è obbligatoria ai sensi dell'art. 431, comma 1, lettera h), del codice di procedura penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE QUINTA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: MARRONE FRANCO - PRESIDENTE PROVIDENTI FRANCESCO - CONSIGLIERE LATTANZI GIORGIO - CONSIGLIERE ROTELLA MARIO - CONSIGLIERE BRUNO PAOLO ANTONIO - CONSIGLIERE ha pronunciato la seguente SENTENZA/ORDINANZA sul ricorso proposto da: 1) Gi. Lo. n. il (...) avverso SENTENZA del 27/01/2003 CORTE APPELLO di PALERMO visti gli atti, la sentenza ed il procedimento udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere ROTELLA MARIO - udite le conclusioni di rigetto del P.M. il S.P.G., dr. M. FRATICELLI - udito il difensore Avv. F.C. Bi. in sost. Avv. Ci. Ritenuto 1 - La Corte d'Appello di Palermo, in riforma di sentenza del Tribunale di Agrigento, prosciogliendo per prescrizione Gi. Lo. dal reato di truffa aggravata, ha ridotto la pena a lei inflitta per falso ideologico co…

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