Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30765 del 19 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:30765PEN

Massima

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Il possesso di un coltello a serramanico da parte di un pescatore, detenuto nella tasca dei pantaloni utilizzati per l'attività di pesca, anche in orario notturno, integra il giustificato motivo di cui all'art. 4, comma 2, della L. n. 110 del 1975, in quanto le esigenze dell'agente sono corrispondenti a regole relazionali lecite rapportate alla natura dell'oggetto, alle modalità di verificazione del fatto, alle condizioni soggettive del portatore, ai luoghi dell'accadimento e alla normale funzione dell'oggetto. Il dubbio sulla sussistenza del giustificato motivo deve essere risolto a favore dell'imputato, in applicazione del principio di favor rei, in quanto si traduce in un dubbio sull'integrazione del fatto tipico descritto dal legislatore come punibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 474/2013 TRIBUNALE di VITERBO, del 08/10/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/06/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) NOVIK;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio;
udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 8 o…

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