Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1789 del 18 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:1789PEN

Massima

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Il reato di diffamazione, quale delitto contro l'onore, si configura quando l'agente comunica con più persone una notizia lesiva della reputazione altrui, essendo necessario non solo che l'autore abbia la consapevolezza e la volontà di pronunciare espressioni offensive, ma anche che egli si rappresenti e voglia che tali espressioni vengano a conoscenza di una pluralità di soggetti. Pertanto, ai fini della consumazione del reato, non è sufficiente l'astratta percettibilità della comunicazione diffamatoria, ma è necessario che questa raggiunga concretamente un numero di persone superiore all'unità, potendo anche realizzarsi quando le espressioni offensive siano comunicate ad una sola persona ma destinate ad essere riferite ad almeno un'altra persona che ne abbia effettiva conoscenza. Inoltre, l'elemento psicologico del reato di diffamazione non si esaurisce nella mera consapevolezza di pronunciare frasi lesive della reputazione altrui, ma richiede anche la volontà che tali frasi vengano a conoscenza di più persone. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, deve accertare non solo la natura offensiva delle espressioni utilizzate, ma anche la loro effettiva percepibilità da parte di una pluralità di soggetti, nonché l'elemento soggettivo dell'agente, consistente nella rappresentazione e volontà che la comunicazione denigratoria raggiunga una pluralità di destinatari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MORELLI Mario Rosario - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 59/2013 TRIBUNALE di TARANTO, del 04/07/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott.ssa MARIELLI F., che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Uditi altresi' per le parti civili l'avv. (OMISSIS) e l'avv. (OMISSIS), che hanno depos…

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