Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42565 del 17 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:42565PEN

Massima

Massima ufficiale
Il reato di illecito trattamento dei dati personali, di cui all'art. 167 del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, realizzato con la diffusione dei dati medesimi, ha natura di reato permanente, caratterizzandosi per la continuità dell'offesa arrecata dalla condotta volontaria dell'agente, il quale ha la possibilità di far cessare in ogni momento la propagazione lesiva dei dati medesimi. (Fattispecie relativa all'ostensione di dati personali ai frequentatori di un social network attraverso l'inserimento degli stessi, previa creazione di un falso profilo, sul relativo sito).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/10/2018 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DE MARZO GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. EPIDENDIO TOMASO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
udito il difensore (avv. Rustico Pietro);
il difensore presente si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Per quanto ancora rileva, …

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