Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 318 del 2013

ECLI:IT:TARTOS:2013:318SENT

Massima

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Il diniego di sanatoria edilizia comporta l'obbligo per l'Amministrazione comunale di ordinare la demolizione delle opere abusive, senza che sia necessaria una specifica valutazione dell'interesse pubblico prevalente. Tale obbligo è conseguenza ineluttabile e vincolata prevista dalla legge, a prescindere dalla pendenza di un eventuale ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di diniego. La sanzione applicabile è quella vigente al momento del provvedimento che nega la sanatoria, in quanto l'abuso edilizio ha effetti permanenti. Non occorre la comunicazione di avvio del procedimento di demolizione, trattandosi di procedimento consequenziale e già noto all'interessato a seguito del precedente diniego di sanatoria. Parimenti, non è necessaria una specifica motivazione sull'interesse pubblico prevalente che giustifica la demolizione, essendo questa una conseguenza obbligata e vincolata derivante dal provvedimento di diniego della sanatoria, ormai definitivo.

Sentenza completa

N. 02674/1996
REG.RIC.

N. 00318/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02674/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2674 del 1996, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Firenze, via ((omissis)) 26;

contro

Comune di Orbetello;

per l'annullamento

dell'ordinanza emessa dal Sindaco del Comune di Orbetello, in data 20/04/1996, prot. ord. n. 186, notificata il 29.4.1996, con la quale si ordina a ((omissis)) e ((omissis)) di procedere a loro cura e spese, entro il termine di giorni novanta dalla notifica dell'ordinanza stessa, alla demolizione delle opere edilizie realizzate in assenza di concessione e …

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