Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25835 del 25 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:25835PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La Corte di Cassazione, quale giudice di legittimità, non può riesaminare il merito della vicenda processuale, ma è tenuta a verificare la completezza e la logicità della motivazione adottata dai giudici di merito, senza poter propendere per soluzioni alternative, ancorché parimenti plausibili, basate su una diversa lettura del materiale probatorio. Pertanto, i motivi di ricorso che si risolvono in meri rilievi sulla ricostruzione dei fatti, senza aggredire specificamente i criteri di logica e completezza della motivazione, sono da considerarsi inammissibili, in quanto in violazione dei limiti del giudizio di legittimità. Inoltre, la valutazione della gravità delle minacce, ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 612, comma 2, c.p., deve tenere conto delle concrete modalità di realizzazione della condotta, a prescindere dalla distanza fisica tra l'autore e la persona offesa al momento della minaccia. Infine, il riconoscimento del risarcimento del danno in favore della persona offesa, a seguito di condotte di ingiuria e minacce, può essere adeguatamente motivato in relazione alle conseguenze negative subite dalla stessa, come l'abbandono della propria abitazione per timore di ulteriori iniziative dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. WA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/11/2006 CORTE APPELLO di GENOVA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione…

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