Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 7786 del 25 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:7786PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella del giudice di merito, essendo precluso il riesame del merito della decisione. Il controllo di legittimità è limitato alla verifica della coerenza logica e della plausibilità delle argomentazioni utilizzate dal giudice di merito per sostenere il proprio convincimento, senza possibilità di una diversa ricostruzione dei fatti. Pertanto, la Corte di Cassazione deve limitarsi a verificare se la motivazione della sentenza impugnata sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, senza poter sindacare la correttezza della valutazione delle prove effettuata dal giudice di merito. Ciò vale anche in presenza di elementi indiziari, la cui valutazione unitaria e complessiva può consentire di raggiungere la prova logica del fatto, pur in assenza di prove dirette, purché tale valutazione sia logicamente e congruentemente argomentata. Il vizio di motivazione, pertanto, implica o la carenza di motivazione o la sua manifesta illogicità, indipendentemente dalla verità degli enunciati che la compongono.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 719/D del 10/03/2015, dalla Corte di Appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere TANGA ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 719/D del 10/03/2015, la Corte…

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