Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27631 del 15 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:27631PEN

Massima

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Il reato di furto si configura anche quando la cosa sottratta presenta segni esteriori che consentono di risalire al legittimo proprietario, essendo irrilevante che quest'ultimo non si sia ancora accorto dello smarrimento. In tal caso, l'impossessamento del bene altruo integra il delitto di furto e non la fattispecie depenalizzata di appropriazione di cosa smarrita, poiché il venir meno della relazione materiale fra la cosa e il suo titolare non implica la cessazione del potere di fatto di quest'ultimo sul bene smarrito. Pertanto, colui che si impossessa della cosa smarrita senza provvedere alla sua restituzione commette il reato di furto, mentre l'ulteriore circolazione del bene mediante il trasferimento a terzi comporta l'integrazione del reato di ricettazione da parte dei successivi possessori, anche a titolo di dolo eventuale, quando vi sia stata la rappresentazione della concreta possibilità della provenienza della cosa da delitto e l'accettazione del relativo rischio. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, essendo necessaria una specifica e dettagliata motivazione solo quando la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale, mentre è sufficiente il mero richiamo ai criteri di cui all'art. 133 c.p. quando la pena inflitta rientri in limiti contenuti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. CIRESE Marina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/12/2020 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LUCIA VIGNALE;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CASELLA GIUSEPPINA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 17 dicembre 2020, la Corte di appell…

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