Il mancato adempimento dell'obbligo di tenuta delle scritture contabili, anche in assenza di occultamento o distruzione delle fatture attive emesse, integra il reato di cui all'art. 10 del D.Lgs. n. 74/2000, in quanto tale omissione impedisce la ricostruzione della situazione reddituale del contribuente e, pertanto, costituisce una condotta idonea a sottrarre all'imposizione fiscale i redditi effettivamente conseguiti. La particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., non può essere riconosciuta quando la sentenza di condanna abbia ritenuto pienamente giustificata la determinazione della pena in misura superiore al minimo edittale e il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, in quanto tali valutazioni escludono ogni possibile successiva valutazione in termini di particolare tenuità del fatto. Inoltre, la mancata allegazione da parte del ricorrente di essere stato sottoposto a procedimento amministrativo e alla relativa sanzione per la medesima condotta, esclude la configurabilità del principio del ne bis in idem.