Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34790 del 10 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34790PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, abrogato per effetto del Decreto Legislativo n. 7 del 2016, determina l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, con la conseguente preclusione per il giudice penale di decidere sugli effetti civili derivanti dal fatto non più previsto dalla legge come reato. La persona offesa, tuttavia, conserva la possibilità di far valere le proprie pretese risarcitorie dinanzi al giudice civile, trattandosi di un illecito civile. L'eccezionalità della disciplina prevista dall'art. 9, comma 3, del Decreto Legislativo n. 8 del 2016, che consente al giudice dell'impugnazione di decidere sull'impugnazione ai soli effetti delle disposizioni e dei capi della sentenza che concernono gli interessi civili, non è suscettibile di applicazione analogica ai casi di abrogazione di cui al Decreto Legislativo n. 7 del 2016, in assenza della medesima ratio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 5/2012 TRIBUNALE di TORRE ANNUNZIATA, del 18 settembre 2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 29 marzo 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZULLO ROSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' previsto dalla legge come reato;
udito, per la parte c…

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