Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11512 del 25 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:11512PEN

Massima

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Il giudice, in presenza di recidiva reiterata e infraquinquennale, non può effettuare un giudizio di prevalenza delle attenuanti generiche sulla recidiva, in quanto l'articolo 69, comma 4, del codice penale impedisce tale bilanciamento. Pertanto, il giudice è tenuto a considerare la recidiva come circostanza aggravante, senza poter applicare un giudizio di equivalenza o di prevalenza delle attenuanti. Tale principio si fonda sulla ratio legis di rafforzare il trattamento sanzionatorio per i soggetti che reiterano la commissione di reati in un breve lasso di tempo, al fine di prevenire la reiterazione della condotta criminosa e tutelare maggiormente la collettività. Conseguentemente, il giudice deve applicare la pena edittale prevista per il reato commesso, senza possibilità di diminuirla attraverso il bilanciamento con le attenuanti generiche, salvo che non ricorrano ulteriori circostanze che consentano una diversa modulazione della sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANIA;

nei confronti di:

1) RU. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 7373/2009 TRIB. SEZ. DIST. di MASCALUCIA, del 01/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLA PIRACCINI;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. Ciampoli chiedeva l'annullamento con rinvio.

FATTO E DIRITTO

Il …

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