Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1402 del 11 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:1402PEN

Massima

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Il dipendente pubblico che, simulando uno stato di malattia, si assenta ingiustificatamente dal servizio per dedicarsi ad attività incompatibili con il proprio stato di salute, commette il reato di truffa ai danni dello Stato e di induzione a commettere falsità ideologica. Il giudice, nel valutare la condotta del dipendente, deve tenere conto della prova testimoniale dei medici che attestano l'incompatibilità tra lo stato di malattia asserito e le attività svolte dal dipendente, senza che sia necessaria una consulenza tecnica d'ufficio, trattandosi di nozioni di comune esperienza. La mancata comunicazione all'amministrazione della data dell'udienza preliminare non integra una nullità processuale, qualora il dipendente abbia avuto regolare comunicazione della data originariamente fissata. Il dipendente non può invocare l'arbitrarietà delle visite fiscali, in quanto l'affermazione di responsabilità si fonda sull'accertamento della sua presenza in luoghi di vacanza durante il periodo di malattia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. DI JORIO Giorgio - Consigliere

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/10/2004 CORTE APPELLO di ANCONA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMBROSIO ANNAMARIA;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso:

OSSERVA

1.1. Con sentenza in …

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