Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2519 del 2019

ECLI:IT:TARPA:2019:2519SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza, dichiara la cessazione della materia del contendere quando la pretesa del ricorrente risulta integralmente soddisfatta, condannando la parte resistente alla rifusione delle spese processuali e degli onorari di causa. Tale pronuncia si fonda sul principio per cui, una volta che la pubblica amministrazione abbia adempiuto all'obbligo di eseguire il provvedimento giurisdizionale oggetto del giudizio di ottemperanza, non sussiste più un interesse concreto ed attuale del ricorrente alla decisione del merito, determinandosi così la cessazione della materia del contendere. Ciò in quanto il giudizio di ottemperanza è finalizzato esclusivamente a garantire l'esecuzione del provvedimento giurisdizionale, senza che il giudice possa sindacare nel merito la legittimità dell'azione amministrativa, la quale è stata già accertata con il provvedimento oggetto di ottemperanza. Pertanto, una volta che la pubblica amministrazione abbia adempiuto all'obbligo di esecuzione, il giudizio di ottemperanza perde la sua ragion d'essere, essendo venuto meno l'interesse del ricorrente alla decisione. In tale ipotesi, il giudice amministrativo non può che dichiarare la cessazione della materia del contendere, condannando la parte resistente alle spese di giudizio, in applicazione del principio della soccombenza virtuale. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui il ricorrente abbia ottenuto soddisfazione della propria pretesa in corso di giudizio, senza necessità di una pronuncia di merito, in quanto ciò comporta comunque la soccombenza della pubblica amministrazione resistente.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/10/2019

N. 02519/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02290/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2290 del 2017, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Notarbartolo, 38;

contro

Ministero dell'Economia e delle Finanze, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo; domicilio digitale: [email protected]; domicilio fisico: Palermo, via Villareale n. 6;

per l’ottemperanza

al decreto emesso dalla Corte di Appello di Caltanissetta i dì 18/02-22/03/2013 n. 1004;

Visti il ricorso e i relati…

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