Il diritto di proprietà, espressione del principio costituzionale di cui all'art. 42 Cost., può essere limitato e conformato dalle norme urbanistiche allo scopo di tutelare interessi pubblici sovraordinati, in particolare di natura ambientale e paesistica, nel rispetto del principio di proporzionalità. In ambito agricolo, le recinzioni permanenti sono ammissibili solo se realizzate con vegetazione autoctona e non superano l'altezza di 1,20 metri, al fine di consentire il passaggio della fauna selvatica e la fruibilità dei percorsi di interesse collettivo, preservando il paesaggio rurale. La frammentazione dello spazio aperto con recinzioni parziali, esteticamente incompatibili con il contesto, è parimenti vietata, in quanto contraria alle medesime esigenze di tutela ambientale e paesaggistica. Tuttavia, l'installazione di un cancello di accesso, se non integrato in una recinzione permanente, non rientra nella previsione normativa di cui all'art. 74, comma 7, delle NTA, sicché l'amministrazione è tenuta a riesaminare la pratica, valutando la possibilità di autorizzare tale intervento, previo eventuale adeguamento della recinzione esistente mediante vegetazione autoctona.