Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15623 del 15 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15623PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La scriminante della provocazione (art. 599 c.p.) non opera quando le offese e le minacce provengono esclusivamente dall'imputato, senza che vi siano elementi probatori che dimostrino reciprocità di offese tra le parti, anche se il contesto in cui si inseriscono le condotte dell'imputato è caratterizzato da pregressi conflitti tra le stesse. Inoltre, il diniego del beneficio della sospensione condizionale della pena è legittimo quando il giudice di merito, sulla base di precedenti penali dell'imputato per fatti analoghi, formula un giudizio prognostico sfavorevole in ordine alla sua futura recidiva, escludendo così la prognosi di ravvedimento di cui all'art. 164 c.p., comma 1.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfre - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto il 19.12.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. GUARDIANO Alfredo;

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per il ricorrente il difenso…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.