Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16534 del 16 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:16534PEN

Massima

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Il danneggiamento dell'auto di un soggetto, pur essendo percepito come un'offesa ingiusta, non costituisce di per sé una provocazione idonea a giustificare l'attenuante prevista dall'art. 59, comma 3, c.p., in quanto tale presupposto oggettivo deve risultare effettivamente accertato e non può basarsi su meri sospetti o supposizioni. Inoltre, la determinazione della pena deve essere effettuata dal giudice in base a una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, tenendo conto non solo di eventuali elementi favorevoli all'imputato, ma anche della gravità del fatto, della pericolosità del soggetto e del suo pregresso comportamento, senza che il mero richiamo a fattori attenuanti già riconosciuti possa comportare un automatico ridimensionamento della sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/05/2017 della Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' il ricorso.
udito l'Avv. (OMISSIS) per le parti civili, (OMISSIS) e (OMISSIS), che ha chiesto il rigetto del ricorso, depositando conclusioni e note…

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