Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25863 del 5 luglio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:25863PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di un bene nel corso delle indagini preliminari attribuisce al pubblico ministero la competenza a provvedere sulla richiesta di restituzione dello stesso, mentre al giudice per le indagini preliminari è riservata la cognizione, nelle forme previste dall'art. 127 c.p.p., sull'opposizione proposta dagli interessati contro il decreto del pubblico ministero che accoglie o nega tale richiesta. La rimessione delle parti innanzi al giudice civile per la risoluzione della controversia sulla proprietà del bene sequestrato presuppone che il giudice penale sia stato investito, nei casi previsti dal codice di procedura penale, della decisione in ordine alla restituzione del bene stesso.

Sentenza completa

Nel corso delle indagini preliminari svolte a seguito di due distinte querele per il reato di truffa avente ad oggetto un autoveicolo, (l'una sporta da tale M. B., l'altra presentata da tale M. F.), il Procuratore della Repubblica di Modica ordinava il sequestro probatorio del veicolo suddetto del quale, poi, il Tribunale del riesame disponeva la restituzione in favore del M. con decisione impugnata con ricorso per Cassazione dal P.M. che respingeva, inoltre, una richiesta di dissequestro dei documenti di circolazione del veicolo presentata dal M.
In questo contesto di iniziative assunte dal M. e conseguenti decisioni, M. F. a sua volta presentava richiesta di dissequestro e restituzione in suo favore sia del veicolo che dei relativi documenti.
Il P.M., ravvisava, nella situazione su descritta, tra i due querelati un'ipotesi di controversia sulla proprietà delle cose sequestrate; investiva il G.I.P. della questione chiedendogli di voler rimettere le parti innan…

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