Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 17318 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:17318SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando l'amministrazione resistente adotta il provvedimento espresso oggetto della domanda presentata dal ricorrente, in quanto in tal caso viene meno l'interesse del ricorrente all'annullamento del silenzio serbato. In tali ipotesi, il giudice amministrativo dispone la compensazione delle spese di lite tra le parti, in considerazione delle concrete modalità di svolgimento della vicenda. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando l'amministrazione resistente adotta il provvedimento espresso oggetto della domanda del ricorrente, in quanto in tal caso viene meno l'interesse del ricorrente all'annullamento del silenzio serbato. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, valutate le concrete modalità di svolgimento della vicenda, può disporre la compensazione delle spese di lite tra le parti. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1. Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando l'amministrazione resistente adotta il provvedimento espresso oggetto della domanda presentata dal ricorrente. In tal caso, viene meno l'interesse del ricorrente all'annullamento del silenzio serbato. 2. La compensazione delle spese di lite tra le parti è disposta dal giudice amministrativo in considerazione delle concrete modalità di svolgimento della vicenda, in particolare quando l'amministrazione resiste ha adottato il provvedimento espresso oggetto della domanda del ricorrente. 3. Il principio di diritto enunciato mira a garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di interesse per il ricorrente. 4. Tale principio si applica in modo generale ai casi in cui l'amministrazione adotta il provvedimento richiesto dal ricorrente, facendo venir meno l'interesse all'annullamento del silenzio serbato, indipendentemente dalle specifiche circostanze del caso concreto. 5. La formulazione della massima al presente indicativo, senza riferimenti al caso specifico e con un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, ne consente l'applicazione a fattispecie analoghe.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/11/2023

N. 17318/2023 REG.PROV.COLL.

N. 06083/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6083 del 2023, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, in persona del Presidente in carica, rappresentato e difeso dall'((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

del silenzio serbato rispetto alla domanda amministrativa n. protocollo INPS.7014.07/12/2021.0546103, presentata in data 07 dicembre 2021, di riscatto agevolato ai fini pensionistici dei periodi di laurea.

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