Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4526 del 2 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4526PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di arresti domiciliari può essere disposto dal giudice quando, sulla base di elementi concreti e specifici, emerga un quadro indiziario grave e univoco in ordine alla sussistenza di esigenze cautelari, quali il pericolo di fuga, di reiterazione del reato o di inquinamento probatorio, che non possano essere adeguatamente fronteggiate con misure meno afflittive, come l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il giudice è tenuto a motivare in modo esaustivo e logicamente coerente le ragioni per le quali ritiene necessaria l'applicazione della misura più grave, valorizzando tutti gli elementi fattuali rilevanti, come la natura e la gravità del reato contestato, il ruolo svolto dall'indagato, la reiterazione delle condotte illecite e il peculiare valore sintomatico del vincolo associativo. La valutazione del giudice deve altresì tenere conto della prognosi di spontaneo adempimento delle prescrizioni da parte dell'indagato, anche in relazione a eventuali mutamenti intervenuti nella sua posizione, come la sospensione professionale. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare è tuttavia limitato al riscontro della coerenza e della congruità del percorso logico seguito dal giudice, senza poter sostituire la propria valutazione discrezionale a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. POLICHETTI Renato - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

DI. LA. PA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 14/10/2008 TRIB. LIBERTA' di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. MACCHIA ALBERTO;

sentite le conclusioni del P.G., Dr. Ciani G., che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 14 ottobre 2008, il Tribunale di Roma, accogliendo l'appello proposto dal pubblico ministero avverso l'ordinanza emessa dal Trib…

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