Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33333 del 9 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:33333PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali, può essere integrato anche in assenza di specifici indici rivelatori del fenomeno mafioso, purché sussistano gravi indizi di colpevolezza desumibili da un quadro indiziario complessivo, come quello risultante da intercettazioni telefoniche e ambientali, dichiarazioni della persona offesa e altri elementi di prova, che dimostrino l'esistenza di un'associazione strutturata, operante secondo logiche spartitorie del territorio e finalizzata principalmente all'attività estorsiva in danno di imprenditori e proprietari terrieri. L'aggravante di cui all'art. 7 della legge n. 203/1991 è compatibile con la qualità di associato mafioso, in quanto mira a reprimere anche i comportamenti di coloro che, pur non inserendosi direttamente nell'associazione, agiscano con metodi mafiosi o comunque diano un contributo al raggiungimento dei fini del sodalizio criminale. Pertanto, il giudice può legittimamente riconoscere tale aggravante nei confronti dell'indagato che abbia agito avvalendosi della forza propulsiva derivante dalla sua adesione all'associazione mafiosa, anche quando non sia dimostrato che egli abbia agito per fini propri dell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FO. FO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 888/2009 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 10/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

lette/sentite le conclusioni del PG, Dott. Galati G.: inammissibilita' del ricorso;

Udito il dif. avv. SALIVETTO Giuseppe.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza 14.12.09, il tribunale di Reggio Calabria, in sede di riesame…

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