Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 37834 del 6 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:37834PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, deve effettuare una prognosi sulla pena detentiva che sarà irrogata all'esito del giudizio, non potendo disporre tale misura se ritiene che la pena non sarà superiore a tre anni, salvo le eccezioni previste dalla legge. Tale limite di tre anni, tuttavia, rileva ai fini del giudizio di perdurante adeguatezza della misura, ma non opera in modo automatico, dovendosi comunque verificare la sussistenza dei presupposti per il mantenimento della custodia cautelare in carcere. Il giudice non può, pertanto, sostituire la custodia in carcere con gli arresti domiciliari sulla base del solo automatismo derivante dalla previsione di una pena non superiore a tre anni, senza valutare la perdurante adeguatezza della misura cautelare applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
avverso l'ordinanza del 10/05/2018 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere EUGENIA SERRAO;
sentito il Sostituto Procuratore generale Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale d…

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