Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2751 del 24 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:2751PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale di un soggetto e la conseguente applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali, può legittimamente fare affidamento sulla sussistenza di precedenti condanne irrevocabili per reati di associazione mafiosa, che attestino il radicamento del proposto nell'ambiente criminale di appartenenza. Tali precedenti, unitamente ad altri elementi di fatto, come il ruolo apicale ricoperto all'interno del sodalizio e il perdurare del vincolo associativo anche durante la detenzione, sono idonei a fondare il giudizio di attualità della pericolosità sociale, senza che sia necessario dar conto di eventuali assenze di rilievi disciplinari nel periodo successivo. Ai fini della confisca di prevenzione, il giudice deve delimitare l'ambito temporale della pericolosità sociale, accertando se questa investa l'intero percorso esistenziale del proposto o sia individuabile un momento iniziale ed un termine finale, al fine di stabilire la confiscabilità di tutti i beni riconducibili al proposto ovvero solo di quelli ricadenti nel periodo temporale individuato. In tale contesto, la valutazione della sproporzione reddituale e l'apprezzamento dei costi di costruzione e dei consumi legati alle esigenze di vita devono essere effettuati in modo puntuale e analitico dal giudice di merito, senza che sia ammissibile una mera riproposizione di deduzioni difensive già esaminate e disattese. Infine, il principio dell'accessione di cui agli artt. 934 e 936 c.c. non trova applicazione quando l'immobile suscettibile di confisca sia di valore ampiamente superiore rispetto al terreno sul quale è stato realizzato e del quale non sia controversa la provenienza lecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 29/05/2020 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE DE MARZO;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, dottoressa Dr. ((omissis)), la quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 29/05/2020 (depositato il 30/12/2020) la Corte d'appello di Reggi…

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