Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che: La mancata conclusione del procedimento di rinnovo di una concessione demaniale marittima, avviato tempestivamente dall'interessato, non può legittimare l'adozione di provvedimenti sanzionatori per l'esercizio di attività su area demaniale senza titolo concessorio, in quanto il concessionario può legittimamente confidare nel rinnovo automatico della concessione scaduta, ai sensi dell'art. 1, comma 2, del d.l. n. 400 del 1993, norma vigente all'epoca dei fatti e non ancora abrogata. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a concludere il procedimento di rinnovo avviato, senza poter adottare provvedimenti sanzionatori, fintanto che il procedimento stesso non si sia concluso con un provvedimento espresso di diniego. Ciò in quanto il mancato rispetto della garanzia procedimentale, rappresentata dalla mancata conclusione del procedimento di rinnovo, non può essere sanato dall'applicazione dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241 del 1990, trattandosi di attività non vincolata dell'Amministrazione.