Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9164 del 24 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:9164PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa non può essere invocata da chi reagisce ad una situazione di pericolo alla cui determinazione egli stesso abbia concorso, nonostante disponga della possibilità di allontanarsi dal luogo senza pregiudizio e senza disonore. Inoltre, l'attenuante della provocazione non può essere riconosciuta quando il fatto apparentemente ingiusto della vittima, cui l'agente abbia reagito, sia stato determinato a sua volta da un precedente comportamento ingiusto dello stesso agente o sia frutto di reciproche provocazioni. La valutazione delle risultanze probatorie e la ricostruzione dei fatti è riservata in via esclusiva al giudice di merito, senza che la mera prospettazione di una diversa valutazione da parte del ricorrente possa integrare un vizio di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. - rel. Consigliere

Dott. SCRDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/05/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 31/01/2017, la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
Udito il Procuratore Generale in persona del MARIO MARIA STEFANO PINELLI che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito l'Avv. (OMISSIS) per il ricorrente che chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO…

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