Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51079 del 18 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:51079PEN

Massima

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La gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale può essere desunta da un complesso di elementi probatori, anche di natura logica o rappresentativa, che, pur non valendo a provare in modo definitivo la responsabilità dell'indagato, consentano di prevedere che, attraverso il prosieguo delle indagini, saranno idonei a dimostrare tale responsabilità, fondando nel frattempo una qualificata probabilità di colpevolezza. In particolare, costituiscono gravi indizi di colpevolezza il poderoso compendio documentale contraffatto sequestrato, le dichiarazioni di testimoni, l'arrivo di cittadini stranieri privi di regolare documentazione, il tentativo di abbandonare il Paese con documenti falsi, nonché il profitto illecito sotteso alle condotte accertate e i precedenti penali dell'indagato. Tali elementi, valutati complessivamente, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della necessità di impedire la prosecuzione dell'attività delittuosa e il pericolo di fuga, in assenza di concrete ragioni per l'applicazione di misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1599/2013 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 21/06/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

sentite le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO ((omissis)), il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS).

La Corte:

OSSERVA IN FATTO ED IN DIRITTO

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