Il provvedimento amministrativo di annullamento di un nulla osta paesaggistico rilasciato dal Comune deve essere adeguatamente motivato, con riferimento alle concrete caratteristiche costruttive dell'immobile e al suo reale inserimento nel contesto ambientale tutelato, senza limitarsi a considerazioni astratte e formali. L'organo di tutela statale non può disattendere il parere favorevole espresso dalla Commissione edilizia competente, senza una puntuale e logica confutazione delle valutazioni in esso contenute. L'annullamento di un nulla osta paesaggistico già rilasciato non può fondarsi su una mera modifica del vincolo ambientale, senza il previo parere del competente organo consultivo, essendo tale procedura riservata ai soli elenchi di beni e località approvati prima dell'entrata in vigore del d.P.R. n. 616/1977. Il provvedimento di annullamento del nulla osta paesaggistico, privo di adeguata motivazione in relazione alle concrete caratteristiche dell'immobile e del contesto ambientale, nonché di confutazione del parere favorevole espresso dalla Commissione edilizia competente, è illegittimo per difetto di presupposti e di motivazione.