Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44680 del 2 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:44680PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto a riscontrare gli stessi requisiti di precisione, gravità e concordanza richiesti per il giudizio di merito ex art. 192, comma 2, c.p.p., essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Pertanto, il Tribunale del riesame, nel ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato in ordine ai reati di omicidio aggravato, detenzione di armi e ricettazione, nonché di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, ha correttamente valutato il compendio indiziario nel suo complesso, senza incorrere in vizi logici o motivazionali, anche in relazione all'attualità delle esigenze cautelari, desumibile dalla natura permanente del reato associativo e dalla condotta partecipativa concretamente ascritta all'indagato. La motivazione del provvedimento cautelare, pertanto, risulta adeguata e immune da censure, non essendo necessario un confronto analitico con tutte le deduzioni difensive, né una confutazione puntuale di ogni singolo elemento indiziario, essendo sufficiente una valutazione complessiva degli elementi probatori, purché logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/3/2021 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale …

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