Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5789 del 16 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:5789PEN

Massima

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Il vincolo associativo con l'organizzazione mafiosa si instaura nella prospettiva di una futura permanenza in essa a tempo indeterminato e si protrae fino allo scioglimento della consorteria, potendo essere significativo della cessazione del carattere permanente del reato soltanto l'avvenuto recesso volontario, che deve essere accertato caso per caso in virtù di condotta esplicita, coerente e univoca e non in base a elementi indiziari di incerta valenza. Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203/1991, il ruolo apicale dell'imputato nell'associazione mafiosa e il supporto organizzativo fornito dall'organizzazione alla sua latitanza possono essere desunti dalla considerevole durata della stessa pur a fronte degli eccezionali sforzi investigativi, nonché dall'interpretazione del contenuto di una missiva indirizzata all'imputato latitante, dalla quale emerga che egli continuava a dirigere l'associazione anche dalla latitanza avvalendosi dell'attività di tramite svolta da un suo familiare. L'interpretazione data dai giudici di merito al contenuto di tale missiva non è censurabile in sede di legittimità, salvo che non si ravvisi un travisamento del suo contenuto. In tema di ricorso per cassazione, la ricostruzione alternativa proposta dall'imputato deve essere inconfutabile, ovvia e non rappresentare soltanto un'ipotesi alternativa a quella ritenuta in sentenza, affinché possa essere ravvisata la manifesta illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Giovanni - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Co. Gi. , nato a (OMESSO);

Co. Pa. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Reggio Calabria, sezione

penale, in data 4.3.2010;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. FRATICELLI Mario, il quale ha concluso chiedendo che i ricorsi siano rigettati…

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