Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36586 del 21 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:36586PEN

Massima

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La confisca di prevenzione può essere disposta sui beni di cui il soggetto, indiziato di appartenenza ad associazione mafiosa, non possa giustificare la legittima provenienza, a prescindere dal periodo temporale di acquisizione dei beni stessi e senza necessità di provare il nesso causale tra la condotta criminosa e l'acquisto dei beni. L'assenza di limiti temporali e del requisito del nesso causale tra condotta e acquisto dei beni costituisce una caratteristica peculiare dell'istituto della confisca di prevenzione, la cui funzione è proprio quella di colpire il patrimonio accumulato in modo sproporzionato rispetto ai redditi e alle attività economiche lecite del soggetto. La valutazione della sproporzione tra il patrimonio e i redditi dichiarati deve essere effettuata tenendo conto di tutti gli elementi di fatto rilevanti, senza limitarsi ai soli dati formali delle dichiarazioni dei redditi, al fine di accertare l'effettiva capacità di spesa del soggetto. La confisca di prevenzione, pertanto, può essere legittimamente disposta anche sui beni acquisiti in epoca antecedente a quella di accertamento della pericolosità sociale del soggetto, purché risulti la loro provenienza da attività illecite o il loro reimpiego, a prescindere dalla dimostrazione del nesso causale tra la condotta criminosa e l'acquisto dei beni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 25/2008 CORTE APPELLO di PALERMO, del 17/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

lette le conclusioni del PG Dott. PIERO GAFTA che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO

La Corte di Appello di P…

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