La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere applicata anche nei confronti di persona detenuta in esecuzione di una misura di sicurezza detentiva, con esecuzione differita rispetto a quest'ultima. La legge n. 1423 del 1956, art. 10, comma 1, che stabilisce che durante l'esecuzione di una misura di sicurezza detentiva non si può dar luogo alla sorveglianza speciale e che, se questa sia stata pronunciata, ne cessano gli effetti, impedisce solo la simultanea esecuzione delle due misure, con prevalenza della misura di sicurezza detentiva, ma non esclude la legittimità di una loro applicazione congiunta e di una eventuale esecuzione differita nel tempo della misura di prevenzione una volta che sia cessata quella di sicurezza, anche per ragioni diverse dal venir meno della pericolosità, come l'estinzione del reato o della pena. Pertanto, il giudice dell'esecuzione può legittimamente respingere la richiesta di cessazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno presentata da un soggetto sottoposto a misura di sicurezza detentiva, in quanto la legge consente l'applicazione congiunta e differita delle due misure.