Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3660 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:3660SENT

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di preventiva comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, imposto dall'art. 10-bis della legge n. 241/1990, determina l'annullamento del provvedimento discrezionale adottato dall'amministrazione, senza che sia consentito a quest'ultima dimostrare in giudizio che il provvedimento non avrebbe potuto avere contenuto diverso da quello in concreto adottato. Ciò in quanto, a seguito della novella introdotta con l'art. 12, comma 1, lett. i), del d.l. 16 luglio 2020, n. 76, convertito con legge 11 settembre 2020, n. 120, è stata esclusa l'operatività dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990 laddove il provvedimento sia stato adottato in violazione del menzionato articolo 10-bis. La giurisprudenza amministrativa ha infatti affermato che la violazione dell'art. 10-bis, nel caso in cui venga in rilievo l'esercizio di un potere discrezionale, determina sempre l'illegittimità del provvedimento adottato in spregio delle garanzie partecipative del privato istante, non essendo più possibile la sanatoria processuale prevista in via generale per la violazione di norme sul procedimento. Ciò in quanto la modifica legislativa ha realizzato una distinzione tra il regime della comunicazione di avvio del procedimento e quello del preavviso di rigetto per i procedimenti ad istanza di parte, la cui omissione non è superabile nel caso di provvedimenti discrezionali attraverso l'intervento dell'effetto "processuale" della seconda parte del secondo comma dell'art. 21 octies.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/02/2024

N. 03660/2024 REG.PROV.COLL.

N. 10175/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10175 del 2022, proposto da
-OMISSIS- rappresentati e difesi dall'avvocato Luca Santaniello, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Carlo Felice n. 77;

contro

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento:

dei provvedimenti di diniego del visto d'ingresso per motivi di turismo nn. -OMISSIS-, eme…

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