Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24442 del 28 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:24442PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso richiede una stabile e organica compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione dei comuni fini criminosi, desumibile da indicatori fattuali gravi, precisi e concordanti, quali comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di osservazione e prova, la rituale affiliazione, la commissione di delitti-scopo e qualsiasi altro comportamento concludente, purché significativo in quanto idoneo, sotto il profilo logico, ad offrire la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Non rilevano, invece, le situazioni di mera contiguità o di vicinanza al gruppo criminale, le quali non sono sufficienti nemmeno ad integrare la diversa e meno stringente condizione di "appartenenza" ad un'associazione mafiosa, rilevante ai fini dell'applicazione delle misure di prevenzione e che, comunque, postula una condotta funzionale agli scopi associativi, ancorché isolata. Pertanto, ai fini della configurabilità della fattispecie di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, è necessario un supplemento istruttorio o argomentativo volto a verificare la sussistenza di tali requisiti, non essendo sufficienti mere dichiarazioni di collaboratori di giustizia prive di riscontri oggettivi, conversazioni vaghe e fatti estorsivi o relativi ad armi compatibili con la semplice appartenenza alla "malavita" locale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A. - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09-11/01/2020 del Tribunale di Catanzaro;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Martino Rosati;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Angelillis Ciro, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avvocato (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), per il tramite del propri…

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