L'amministrazione può revocare un provvedimento di approvazione di una graduatoria di selezione pubblica per l'assunzione di personale a tempo determinato, anche se i ricorrenti si erano utilmente collocati in tale graduatoria, qualora sopravvengano motivate ragioni di pubblico interesse, come l'approvazione di una nuova dotazione organica che non prevede più la copertura di posti con personale a tempo determinato, nell'ambito di una più ampia riorganizzazione interna finalizzata alla razionalizzazione e all'ottimizzazione dei processi produttivi. In tali casi, l'interesse pubblico concreto ed attuale sotteso alla scelta organizzativa compiuta dall'amministrazione è idoneo a giustificare l'esercizio del potere di autotutela, in applicazione del principio di cui all'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, senza che ciò comporti una violazione del legittimo affidamento maturato dai ricorrenti, i quali non vantano un diritto soggettivo ed incondizionato all'assunzione, essendo rimessa all'amministrazione la valutazione della permanenza della necessità o convenienza della copertura dei posti, in presenza di valide e motivate ragioni di pubblico interesse.