Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45077 del 28 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:45077PEN

Massima

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Il principio di correlazione tra imputazione e sentenza impone che la contestazione di una circostanza aggravante, quale quella prevista dall'art. 476, comma 2, c.p. per il reato di falso in atto pubblico, debba essere espressamente formulata nell'imputazione, sia direttamente, sia attraverso l'impiego di formule equivalenti o l'indicazione della relativa norma. In assenza di tale contestazione, il giudice non può applicare la circostanza aggravante ai fini del calcolo del termine di prescrizione, dovendo invece fare riferimento al massimo edittale previsto per la fattispecie base, con la conseguenza che il reato può risultare prescritto prima della pronuncia della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/05/2021 della CORTE DI APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PIERANGELO CIRILLO;
letta la requisitoria a firma del Sostituto Procuratore generale Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha chiesto di annullare la sentenza.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata pronunziata il 26 maggio 2021 dalla Corte di appello di Brescia, che ha confe…

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