Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44414 del 31 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44414PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sui provvedimenti cautelari, non può sindacare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito né sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine all'attendibilità delle fonti e alla rilevanza del materiale probatorio, quando la motivazione del provvedimento impugnato sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Il giudice di legittimità deve limitarsi a verificare la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato, nonché il valore sintomatico degli indizi medesimi anche in relazione alla sussistenza di esigenze cautelari e alla scelta di una misura adeguata e proporzionata. Inoltre, il giudice di merito può fondare il giudizio prognostico sulla sussistenza del pericolo di reiterazione del reato su elementi sufficientemente specifici, dai quali è logicamente possibile dedurre, secondo la regola dell'id quod plerumque accidit, il concreto pericolo di reiterazione dell'attività criminosa, anche in presenza di precedenti penali non specifici e lontani nel tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. IPPOLITO Frances - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. APRILE E. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 31/05/2013 del Tribunale di Lecce;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio in punto di esigenze cautelari ed il rigetto nel resto;

udito il difensore dell'indagato l'avv…

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