Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2442 del 23 gennaio 2004

ECLI:IT:CASS:2004:2442PEN

Massima

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Il reato di rifiuto del servizio militare previsto dall'art. 14, comma 2°, della legge 5 luglio 1998 n. 230 non costituisce un reato militare, pertanto le circostanze attenuanti di cui all'art. 48 del codice penale militare di pace non sono applicabili. Il giudice non può riconoscere l'attenuante della giovane età e dell'incensuratezza dell'imputato, in quanto tali elementi non rientrano tra le ipotesi tassative previste dalla norma. La sentenza che ha erroneamente applicato l'attenuante di cui all'art. 48 c.p.m.p. deve essere annullata senza rinvio, con trasmissione degli atti al giudice di primo grado per il corso ulteriore del procedimento, nel quale l'imputato potrà eventualmente richiedere l'applicazione di una pena su richiesta, senza però poter beneficiare delle attenuanti di cui all'art. 48 c.p.m.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE PRIMA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg. Dott. CHIEFFI SEVERO - Presidente Dott. SANTACROCE GIORGIO - Consigliere Dott. GIRONI EMILIO - Consigliere Dott. CANZIO GIOVANNI - Consigliere Dott. DUBOLINO PIETRO - Consigliere ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO TRIBUNALE di AVELLINO Nei confronti di: 1) Em. An. N. Il (...) avverso sentenza del 27/05/2002 TRIBUNALE di AVELLINO visti gli atti, la sentenza ed il procedimento udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta del Consigliere DUBOLINO PIETRO Sentito il Sost. Proc. Gen. Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto l'annullamento con rinvio, relativamente all'avvenuto riconoscimento dell'attenuante di cui all'art. 48 c. p.m.p. RILEVATO IN FATTO - che con l'impugnata sent…

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