Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 8100 del 22 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8100PEN

Massima

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Il provvedimento del Questore di divieto di accesso agli impianti sportivi, adottato ai sensi della Legge n. 401 del 1989, art. 6, comma 2, può essere convalidato dal giudice a seguito di un controllo esteso non solo alla sussistenza dei presupposti formali, ma anche alla verifica della sussistenza del fumus dell'attribuibilità delle condotte alla persona sottoposta alla misura, della riconducibilità di tali condotte alle ipotesi previste dalla norma, delle ragioni di necessità ed urgenza che hanno indotto il Questore all'adozione del provvedimento, della valutazione della sussistenza della pericolosità sociale del soggetto, nonché della congruità della durata della misura. Il giudice, nel provvedimento di convalida, deve fornire un'adeguata e specifica motivazione in ordine a tali elementi, non essendo sufficiente una mera affermazione della sussistenza dei presupposti di legittimità. Inoltre, la motivazione in ordine all'urgenza del provvedimento del Questore è richiesta solo nei casi in cui il provvedimento abbia avuto esecuzione prima dell'intervento del giudice in relazione a competizioni tenutesi nel breve lasso di tempo intercorrente tra la notificazione del provvedimento e la convalida giudiziaria. La durata della misura, infine, può essere stabilita dal giudice per un periodo da due a otto anni, in relazione alla gravità dei fatti, all'indole particolarmente violenta del soggetto e alla sua pericolosità sociale, valutate nel caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Frances - rel. Presidente

Dott. VISCONTI Sergio - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Fr. Pa., n. in (OMESSO);

avverso l'ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Catania in data 25.06.2005;

Udita la relazione svolta dal Presidente Dott. Francesco Marzano;

Lette le richieste del P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

Osserva:

SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO

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