Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37204 del 5 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37204PEN

Massima

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La sussistenza dell'aggravante dei motivi futili, ai sensi dell'art. 61, n. 1, c.p., richiede che il movente del reato sia assolutamente sproporzionato e inadeguato rispetto alla gravità dell'azione delittuosa, costituendo un mero pretesto privo di un collegamento logico accettabile con la condotta criminosa secondo la coscienza sociale. Tale valutazione deve essere ancorata agli elementi concreti della fattispecie, tenendo conto delle connotazioni culturali, psicologiche e ambientali del soggetto agente, senza riferimento a un astratto modello di comportamento medio. L'aggravante dei motivi futili è incompatibile con l'attenuante della provocazione, la quale presuppone un fatto provocatorio obiettivamente ingiusto, eziologicamente collegato alla reazione iraconda del soggetto. Pertanto, il giudice deve procedere a una motivazione autonoma in ordine alla configurabilità di tale attenuante, in relazione all'esito della ridiscussa sussistenza dell'aggravante dei motivi futili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 85/2011 CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI del 26/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in pubblica udienza del 30/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente all'aggravante di cui all'articolo 61 c.p., n. 1, e il rigetto del r…

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