Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38003 del 31 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38003PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La mancata indicazione iniziale della data di commissione o accertamento del reato nel decreto che dispone il giudizio non costituisce vizio di nullità, in quanto la data del commesso reato rappresenta solo un elemento accessorio del fatto, che non incide sul requisito della enunciazione del medesimo. È sufficiente che sia possibile collocare nel tempo e nello spazio l'episodio criminoso contestato, anche attraverso il ricorso ad ulteriori elementi e richiami contenuti nel decreto o in altri atti del processo, in modo da consentire all'imputato di conoscere i profili fondamentali del "fatto" che gli viene addebitato. Pertanto, l'erronea indicazione della data del commesso reato costituisce una mera irregolarità che non impedisce all'imputato di articolare in modo compiuto le proprie difese. Inoltre, il riferimento, da parte del giudice di merito, a provvedimenti o circostanze estranei al caso concreto, pur rappresentando un'incongruenza, non determina di per sé un vizio della motivazione, qualora questa risulti comunque adeguata e logica sulla base degli altri elementi probatori acquisiti, senza che l'imputato abbia dedotto alcunché in ordine alla propria estraneità ai fatti contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/01/2016 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'imputata l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sen…

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